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Il tennis, il diavolo e il multiverso (Patrizia Monaco)


Si dice che il tennis sia stato inventato dal diavolo. Io lo sento ripetere da quando ho cominciato a giocare da ragazzina prima al Coni di Genova e poi al Centro Federale di Pievepelago.

Sessantanni fa.

Non a caso un ragazzino con cui a volte palleggiavo a Pievepelago, un mio coetaneo, un certo Adriano Panatta, ha scritto un libro il cui titolo è appunto: Il tennis è stato inventato dal diavolo.

Tanti tornei fino ai 17 anni, alcuni vinti, molti persi, giocatrice discreta ma non superai la terza categoria - allora c'era altro sistema di graduatorie – talento non eccezionale, come l'altezza, anche se sognavo Wimbledon.

Poi la vita. Con il suo bello e il suo brutto. Ora giocatrice di club. E quando i nuovi arrivati nel nostro circolo mi dicono: “ah però sei bene impostata” , “uh il rovescio ad una mano”, “scendi a rete, un tennis come si giocava una volta”, io non ho rimpianti per una carriera che con c'è stata. Seguo in tv i tornei e quando vedo il montepremi non ho certo invidia.

Tranquilli, questa non è la mia autobiografia, ma il racconto d'una esperienza che ha a che fare con il tennis, il diavolo e il multiverso.

“Signora, conti all'indietro, dieci, nove, otto ...”

Otto a sette, urla della folla... Folla? Un bel verde, a tratti spelacchiato, davanti a me, erba? E intorno, verde e viola, i colori di Wimbledon??? Alzo gli occhi, un tabellone vecchio stile, Ladies singles final.. oh mi godo una bella finale, comoda e dal vivo. Ma.. non sono affatto seduta, sono in piedi, nell'atto di ricevere.

E davanti a me... Stefi Graf!?!? E io dove sono sul tabellone, non riesco a vedere, non importa, devo concentrarmi mi sta arrivando una palla a quasi duecento km, e … riesco a rispondere, e poi, scendo a rete, lei prova un passante, ed io mi allungo e zac, volèe in contropiede. Otto pari.

Ora un altro servizio, a uscire, lo sfioro soltanto, nove a otto per lei.

Servo io, accipicchia che servizio!!! Due aces!!! Dieci a nove per me.

Riesco a rispondere, incrociato di rovescio, lei si allunga e tira un pazzesco lungo linea di dritto ma io a rete intercetto, colpisco e piazzo!!! Volèe di dritto? Sono mancina???

Vinto!!! Ho vinto Wimbledon!!! In che anno?

Un'esistenza in una dimensione parallela, tutto ora mi salta in mente, gli allenamenti durissimi, le trasferte per il mondo, e i i trofei, una sala apposta per conservare i trofei più ambiti, più o meno belli, alcuni decisamente orrendi. A Montecarlo! Montecarlo!?!? Ah sì, per non pagare le tasse. Sono diventata un evasore nel multiverso... oltre che mancina.

“Signora si svegli!”

Non ci penso proprio. Questa nuova vita mi piace troppo. E poi devo prepararmi e vincere il prossimo slam!!!Rimarrà il tempo per scrivere su Tennis Writing?

Uhm.. sono sveglia e sdraiata... Mi consolo, anche la grande Martina ha avuto una recidiva al tumore ed io sono in sala operatoria per questo. Ed è tutto finito. Ma ho vinto Wimbledon.

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