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Delitti esemplari (Max Aub)

A cura di: Paquito Catanzaro



L’opera: Una raccolta di micro narrazioni con un comune denominatore: la dichiarazione di un assassinio. Ogni narratore si confessa reo adducendo una motivazione – più o meno valida – che lo ha portato al gesto. Nessuno di loro cerca un consenso per il gesto appena compiuto. O forse sì.

Il personaggio: I personaggi. Assassini, loro malgrado, senza nome che spiegano il motivo del gesto. Talvolta è un foruncolo che fa stizzire un barbiere, costretto a compiere un lavoro quasi chirurgico per evitare di sfiorare la superficie purulenta col suo rasoio; oppure l’avventore di un bar infastidito dal tintinnio del cucchiaino in una tazza. Ognuno di loro sostiene di aver fatto la cosa giusta al momento giusto. Al giudice – in questo caso il lettore – accogliere la motivazione ed emettere la sua sentenza.


Perché leggerlo: Per vestire, anche solo per un attimo, i panni del giudice o quelli del boia. Assai spesso ci si ritroverà a condannare un gesto così avventato e crudele. Altre, richiamando alla mente suoni, odori o semplici ricordi, si daranno all’omicida di turno tutte le attenuanti.

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