Anteprima Poetica - Maria Ceparano
- ireneddeditoria
- 4 giorni fa
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Biografia
Abito in provincia di Napoli e sono laureata in Filosofia presso l'Università "Federico II". Amo leggere, scrivere, sognare a occhi aperti - e pure chiusi -, giocare con la mia gatta, camminare senza una meta, mangiare dolci. Non un personaggio promettente, insomma.
Fin da piccola ho avuto un rapporto controverso con la mia inclinazione a scrivere in versi, solo di recente ho deciso di viverla appieno e condividerla con gli altri.
Haiku
Panni al sole
Parole mai scandite
Brezza d’estate.
Poesie
Il mio corpo non è sacro.
È pelle che si spacca,
Vene che esplodono sui fianchi,
Una pancia che non mi appartiene.
Ogni giorno qualcosa tira, gratta, pesa,
Mi scombussola le viscere
Come delle scatole da riordinare.
Il mio ventre si piega, si allarga, si arrende,
Ma non cede
Come un campo di battaglia.
Dormo poco,
Ho il respiro corto,
Mangio per fame e per nausea.
Il sesso diventa confine,
Il piacere un’eco lontana.
E dentro, un mistero ormai cresce.
È attesa,
È mutamento,
È vita.
***
La gatta si stende
Porge le mammelle
Mansueta
I gattini si schierano
Posano le zampette
Mendicanti
Una spirale che volteggia infinita
Vita che dona la vita
Vita che nutre la vita.
***
Non ho chiesto semi,
Né giardini interni.
Non voglio germogliare,
Né ascoltare battito nuovo.
Ho spento la culla
Prima ancora che fosse legno.
Ho sepolto il nome
Prima ancora che fosse idea.
In me:
Terra nera,
Cenere ferma,
Una casa sbarrata,
Una selva bruciata.
Non mi appartiene
Il miracolo del latte,
Né la croce del parto.
Non chiamatelo errore,
Bensì scelta.
Non venite a benedirmi,
Non cercate futuro nelle mie ossa.
Io ho già dato:
A me medesima.
***
La tenerezza accresce
Al suo passaggio.
I sorrisi si espandono
Nei suoi palmi.
Non ha mai partorito
Ma innumerevoli volti ha coccolato.
È madre colei che
Senza esser vista
Nel gesto salva,
Senza fiamma
Nel buio illumina.
***
La tua boccuccia appena schiusa
Si tiene ancorata al mio seno, come se fosse
Il mondo intero.
E in quel momento fermo, dove
Solo tu ed io esistiamo,
La paura si scioglie in un
Miele che consola.
Sei ancora parte di me.
***
Il tuo corpo martoriato stringo
Al mio seno
Il tuo ultimo respiro esalato
Due secondi fa
Patiamo una guerra non nostra
Perché ti ho generato?
Perché ti ho imboccato?
Di te adesso mi resta solo
Un corpo dilaniato che trattengo
Al mio braccio
Un ultimo respiro contenuto
Mille ere fa.

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