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Lo straniero (Albert Camus)

A cura di: Paquito Catanzaro

L’opera: La morte come punto di partenza e come meta finale. Meursault, il protagonista del romanzo, racconta in un lungo flashback la propria vita, dal decesso della madre, donna con la quale pare non avere alcun rapporto e verso la quale nutre indifferenza, al processo nel quale è imputato per omicidio. In mezzo, una vita fatta di riflessioni, sull’amore, sul senso delle cose. Domande alle quali risponde con la conuseta indifferenza e insoddisfazione.

Il personaggio: Meursault è il prototipo dell’antieroe. Freddo, razionale, insensibile al dolore (partecipa senza trasporto al funerale della madre) e a qualsiasi altro evento (come il processo nel quale è imputato) si limita a raccontare la propria storia incurante di qualsiasi giudizio. La sua unica preoccupazione sembra essere la possibilità di fumare, in pace, l’ennesima sigaretta.

Perché leggerlo: Perché Camus ha scritto una fiaba. E poco importa se questa non ha un lieto fine e il protagonista è il cattivo di turno.

Revisione di Martina Megna

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