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La luna è tramontata (John Steinbeck)

A cura di: Paquito Catanzaro



L’opera: Europa del Nord, anni ’40. Un paesino viene occupato dall’esercito invasore. Il motivo? La presenza di un giacimento di carbone. Il Colonnello Lanser, a capo delle operazioni, stabilisce il suo quartier generale nella villetta del sindaco Orden e da lì impartisce ordini inizialmente accettati tacitamente da un popolo non avvezzo alla violenza.

La situazione si ribalta nel momento in cui Alexander Morden, un consigliere municipale, ferisce mortalmente un soldato reagendo a una richiesta di lavoro coatto in miniera. Processato, il giovane viene fucilato.

Inizia così la lenta e silenziosa vendetta: i binari ferroviari vengono fatti saltare impedendo il trasporto del carbone verso il porto, inoltre i macchinari e i generatori dell’esercito vengono sabotati. I soldati sono freddati alla prima disattenzione e cominciano a confrontarsi col più subdolo dei nemici: la paura.


Il personaggio: Il sindaco Orden è uno dei protagonisti principali della storia. Non è il semplice borgomastro che amministra la cittadina, è la metafora di un popolo stanco dell’oppressione nazista pronto a tutto pur di scacciare l’invasore. Inizialmente presentato come un uomo mite e incapace di prendere una decisione – si fa aiutare dalla moglie a indossare gli abiti – cambia completamente nello scorrere del romanzo mostrando le sue grandi doti umane.


Perché leggerlo: Per il messaggio insito nel testo: mai arrendersi, combattere sempre per i propri diritti e per la propria libertà. Finché si combatte nessuno potrà ritenersi sconfitto.

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