top of page
Homo Scrivens

Il Signore degli Anelli (J. R. R. Tolkien)

A cura di: Giancarlo Marino



L’opera: Terza era della Terra di Mezzo. Al giovane hobbit Frodo viene consegnato un grande fardello dallo zio Bilbo Baggins: dovrà essere lui il nuovo portatore dell’Unico Anello, il manufatto forgiato da Sauron, il Signore Oscuro. La missione affidatagli dallo stregone Gandalf il Grigio è quella di distruggere l’anello nel vulcano del Monte Fato, prima che le forze del male se ne reimpossessino. Ad accompagnarlo altri otto eroi tra hobbit, uomini, elfi e nani: la Compagnia dell’Anello. Un’avventura ricca di peripezie che costituisce la trilogia capostipite del genere fantasy.


Il personaggio: Frodo, figlio di Drogo Baggins, è un mite hobbit della Contea. La sua razza, vera e propria invenzione dell’autore, è una schiatta diretta discendente degli halfling, i mezzuomini, folletti e diversi appartenenti al piccolo popolo della tradizione norrena e celtica. Emblema dell’eroe-cercatore, Frodo parte per la sua missione il giorno del suo trentatreesimo compleanno, che per gli hobbit sancisce la maggiore età. Ed è proprio nella sua purezza, ben più che nel coraggio o nel valore delle armi, che risiede la sua forza. In virtù di questa natura fanciullesca, come un novello Cristo laico, Frodo è l’unico capace di resistere alle tentazioni dell’Anello e al potere del suo malvagio Signore.


Perché leggerlo: La trilogia (La Compagnia dell’Anello, Le due torri, Il ritorno del re) suddivisa per motivi editoriali ma che forma in realtà un unico grande romanzo, è erede dei grandi cicli epici medievali, quali i romanzi arturiani e la materia carolingia, e a sua volta ha dato vita a un immaginario, quello fantasy, di assoluta attualità e vitalità. Non potrebbero esserci romanzi e telefilm come “Il trono di spade” o giochi di ruolo come Dungeons&Dragons senza il contributo del Professore (Tolkien era un filologo e docente di letteratura inglese ad Oxford). E a noi lettori di un tempo prosastico, non resta che chiederci ancora una volta: “Possibile che le avventure non abbiano una fine? Ma forse no. C' è sempre qualcun altro che prosegue la storia”.

325 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page