A cura di: Leopoldo Bifulco
L’opera: La prima edizione dell’Isoladel Tesororisale al 1883.
Nel corso della metà del 700 il giovanissimo James Hawkins (Jim)ha la ventura di conoscere alcuni figuri poco raccomandabili che frequentano la locanda del padre; siamoin un piccolo borgo sul mare dell’Inghilterra del sud. In uno di quei giorni il vecchio marinaio Billy Bones, che era stato agli ordini del pirata Flint, viene colpito da infarto e trapassa. Anche il padre di Jim, gravemente malato e assistito dal dottorLivesey,perde la vita. In quelle ore convulse il ragazzo trova, in un baule di Billy, una mappa che potrebbe condurre a un tesoro. Jim consegna la carta al dottore che capisce di aver a che fare con il tesoro del pirata Flint e organizza una spedizione per il recupero. L’avventura prosegue per mare e poi sull’isola, tra astuzie e tradimenti, gesti nobili e scelte coraggiose. Nella ricerca dei preziosi dobloni si susseguono minacce e sommosse e viene esercitata una giustizia sommaria con l’abbandono di alcuni ribelli sull’isola.
Il personaggio: Jim è il protagonista narrante del romanzo. Con la sua storiaci imbattiamo in tante peripezie e soprattutto nella sua crescita: da bambino a giovane uomo. Jim,cheincarna la semplicità, scopre nel viaggio le mille facce dell’animo umano. Suo opposto è Long John Silver, cuoco di bordo con gamba di legno, immancabile stampella e pappagallo d’ordinanza. Long John impersona con la sua malcelata doppiezza la complessità della vita.
Perché leggerlo: «Quindici uomini sulla cassa del morto, io-ho-ho! E una bottiglia di rum!» L’avvio di una tetra canzoncina intonata dalla ciurma, ci apre alla fantasia piratesca.Le peripezie dei marinai sono descritte in modo semplice e contengono in nuce tutto ciò che, poi, si potrà scrivere su tesori e pirati.Il viaggio alla ricerca del Tesoro diventa metafora di vita, fra slanci, tradimenti e punizioni. Avventura e formazione: l’ideale per chiunque si senta ancora un ragazzo.
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